“Un millepiedi aveva sempre camminato senza alcun problema per le sue terre. Un bel giorno passò di lì una formica curiosa e chiese al millepiedi come potesse riuscire a camminare così bene senza cadere: con tanti piedi per lei era un miracolo che non inciampasse in qualche ostacolo. Molto turbato da questa idea, il millepiedi cominciò a prestare attenzione a dove metteva ogni zampina, e in breve tempo non riuscì più a camminare”
(Paolo Watzlawick)
Chi soffre di questo disturbo tenta di aver sempre ogni cosa sotto controllo.
Nel disturbo ossessivo la persona cerca di pianificare tutto in modo da anticipare ciò che potrebbe succedere nel futuro, sia in ambito professionale che nella vita privata.
Per una persona con tale disturbo, il successo vale zero e l’insuccesso vale cento.
In questo disturbo compaiono immagini e pensieri intrusivi, che la persona cerca di combattere o attraverso il “NON CI PENSO” o parlandone con i propri cari, i quali pensando di poterla aiutare la ascoltano e rassicurarono.
Anche in questo caso, le tentate soluzioni non fanno altro che peggiorare la situazione della persona.
Il focus del mio intervento è orientato ad interrompere il copione del “controllo che fa perdere il controllo”, guidando la persona a mettere in pratica in modo graduale l’assenza di controllo nella sua vita.