La terapia Breve Strategica
Sotto un lampione c’è un ubriaco che sta cercando qualcosa.
Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa abbia perduto.
«Ho perso le chiavi di casa», risponde l’uomo, ed entrambi si mettono a cercarle.
Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averle perse lì.
L’altro risponde:
«No, non le ho perse qui, ma là dietro», e indica un angolo buio in fondo alla strada.
«Ma allora perché diamine le stai cercando qui?»
«Perché qui c’è più luce!»
Il “paradosso del lampione” spiega come tutti siamo portati a cercare soluzioni ai problemi sempre nello stesso modo, nella zona illuminata dal lampione e mai esplorando il buio, ovvero i terreni sconosciuti della nostra mente.
Abbiamo la tendenza a voler vedere nella realtà ciò che conferma le nostre sensazioni, cadendo in veri e propri autoinganni, i quali non ci permettono di analizzare la realtà in modo distaccato.
Non esistono problemi uguali tra loro ed è per questo che nella maggior parte dei casi basta introdurre un piccolo cambiamento di prospettiva per non rimanere incastrati in soluzioni disfunzionali che anziché risolvere il problema lo alimentano.
Basandomi sul modello Breve Strategico, il mio obiettivo è infatti lo studio del problema e dei tentativi di soluzione messi in atto dalla persona per cercare di risolverlo. Tali tentativi all’inizio sembra funzionino, ma poi se reiterati nel tempo, portano alla costruzione di un vero e proprio disturbo.
Come diceva Oscar Wilde “l’unico fascino del passato è che è passato” pertanto, per cambiare una situazione problematica, non è necessario indagare e svelare le cause passate (su cui non è possibile intervenire), ma risulta più utile lavorare su come funziona il problema nel presente e sulle strategie più idonee a creare un cambiamento efficace e duraturo nel tempo.